“Verrà la morte e avrà i tuoi occhi” (1950) di Cesare Pavese, l’estremo dolore per un amore finito
di Saro Trovato
Quanto male può provocare l’amore? Scoprilo leggendo “Verrà la morte e avrà i tuoi occhi”, poesia di Cesare Pavese che annuncia il suo suicidio.
SHARE ON FACEBOOKSHARE ON X (TWITTER)SHARE ON WHATSAPPSHARE ON TELEGRAMSHARE ON FLIPBOARDSHARE ON PINTERESTSHARE ON EMAIL
Krankenkassen verschweigen: Wer in Deutschland 35+ ist, hat Anspruch auf kostenfreien Zahnersatzfinanzkompass.tips
Bestatter (68) packt aus: Kostenlose Beerdigung ist vielen unbekanntFinanz Kompass
Verrà la morte e avrà i tuoi occhi è una poesia di Cesare Pavese che mette in evidenza la fine di un amore e la grave sofferenza che questa provoca per l’autore. Qualsiasi speranza è destinata a svanire e il dolore diventa così grande che anche la vita sembra non avere più senso.
La poesia rivela una parte della biografia dell’autore, ovvero ha un risvolto reale. I versi danno sfogo alla delusione amorosa che il poeta attraversa dopo la fine della storia con l’attrice americana Constance Dowling.
Verrà la morte e avrà i tuoi occhi è datata 22 marzo 1950 e fa parte della raccolta omonima di Cesare Pavese pubblicata postuma nel 1951 dopo il suicidio dell’autore, avvenuto il 27 agosto 1950.
È probabile che la delusione e il dolore espressi nella poesia, portarono il poeta piemontese a scegliere di togliersi la vita.
Ma, leggiamo questo triste e profondo poema per viverne il significato.
Verrà la morte e avrà i tuoi occhi di Cesare Pavese
Verrà la morte e avrà i tuoi occhi-
questa morte che ci accompagna
dal mattino alla sera, insonne,
sorda, come un vecchio rimorso
o un vizio assurdo. I tuoi occhi
saranno una vana parola
un grido taciuto, un silenzio.
Così li vedi ogni mattina
quando su te sola ti pieghi
nello specchio. O cara speranza,
quel giorno sapremo anche noi
che sei la vita e sei il nulla.
Per tutti la morte ha uno sguardo.
Verrà la morte e avrà i tuoi occhi.
Sarà come smettere un vizio,
come vedere nello specchio
riemergere un viso morto,
come ascoltare un labbro chiuso.
Scenderemo nel gorgo muti.
L’annuncio poetico di un gesto folle
A ispirare Cesare Pavese in Verrà la morte e avrà i tuoi occhi fu l’infelice storia d’amore che il poeta italiano ebbe con Constance Dowling.