Anello CRATERE Cosmoos
Il Cratere (in latino Crater, “coppa”) è una delle 88 costellazioni moderne, ed era anche una delle 48 costellazioni elencate da Tolomeo. Si dice che rappresenti la coppa di Apollo.
Il Cratere è una costellazione molto debole. Solo una delle sue stelle supera la quarta magnitudine, mentre il resto della figura della costellazione è delineata da stelle di quarta e quinta grandezza. Ciò significa che è virtualmente invisibile da ogni cielo cittadino, e che può essere difficile da osservare anche sotto cieli bui e non inquinati. La sua posizione può essere scorta con qualche difficoltà una ventina di gradi a sud delle stelle più orientali del Leone, come Denebola, o a occidente della Vergine. Nonostante ciò si tratta di una costellazione antica e ben nota fin dall’epoca dell’antica Grecia.
Nel cielo serale la sua massima visibilità ricade nei mesi della primavera boreale, fra la fine di febbraio e l’inizio di luglio al massimo. Nonostante si trovi solo pochi gradi a sud dell’equatore celeste e dunque sia visibile per intero da quasi tutte le regioni popolate della Terra. La sua osservazione nelle ore della sera dall’emisfero nord risulta penalizzata a causa della progressiva riduzione delle ore di buio col procedere della primavera. Dall’emisfero australe, al contrario, la sua visibilità è facilitata dall’allungamento delle notti.
Mitologia di Cratere
Sono poche le notizie sulla mitologia che accompagna questa particolare costellazione.
Inoltre, trattandosi di un astro scoperto in tempi moderni, la ricerca di un mito che possa essere facilmente associato a questo tipo di costellazione è stata svolta con difficoltà e quindi vi è solo un piccolo accenno ai tempi delle divinità greche.
Secondo una recente teoria mitologia Cratere rappresenta il calice dal quale Apollo beveva il nettare degli Dei che: trattandosi di una divinità che aveva il vizio di bere parecchio, seppur non come Bacco, Apollo ruppe il calice che venne poi riportato nelle costellazioni del firmamento come segno della sua debolezza.
Una costellazione quasi oscura
La costellazione Cratere è caratterizzata da una serie di astri poco potenti, la cui magnitudine non supera la quarta grandezza: solo una delle stelle principali riesce in tale impresa ma, allo stesso tempo, risulta essere molto complesso riuscire a scorgerla in cielo.
Occorre sottolineare il fatto che il potere dell’invisibilità di tale costellazione viene confermata dal fatto che seppur il cielo sia limpido, come potrebbe essere quello tipicamente estivo privo di nubi nere che oscurano la visuale, la costellazione Cratere è impossibile da notare.
Per poterla ammirare occorre individuare prima le costellazioni della Vergine e del Leone, in quanto Cratere si trova quasi in mezzo ad esse.
Solo nei paesi dell’emisfero australe è possibile riuscire ad ammirare questa costellazione seppur le ore di luce, durante il periodo invernale e quindi quello di maggior visibilità della stessa costellazione, sono molto ridotte, rendendo complesso riuscire ad osservare la stessa Cratere.